Sunday, January 31, 2010

Italians

Mai pensato a come noi italiani appariamo agli altri abitanti di questo globo? Come viene visto il nostro modo di essere, di comportarci e di parlare? Beh io sì, e di conseguenza ho fatto un po' di pallose e/o interessanti ricerche, che per amor della brevità non posto... giuro! :) I risultati che ho ottenuto andavano dall'anti-italianismo al ammmore sconfinato per l'Italia, il suo cibo e il suo stile, passando per del sano umorismo. Parlando di questo vi agevolo quindi due brevi video in inglese. Uno dove un comico indiano di una trasmissione americana parla di come noi italiani siamo bizzarri, l'altro, un grande classico di YouTube che conta 14+ Milioni di visualizzazioni, che mostra un Peter Griffin con un paio di baffoni niente male che tenta di "parlare italiano" ad un negoziante italo-americano. Da vedere.

Tuesday, January 26, 2010

Un nuovo calendario

Un nuovo calendario. L'idea potrebbe sembrare bislacca. Perché inventare un nuovo calendario? Abbiamo molto più bisogno di altri tipi di invenzioni al giorno d'oggi. Ma mi dico, tanto vale darci un'occhiata. Edouard Vitrant, un architetto parigino di mezza età, ha un'intelligente trovata: inventare un calendario. Ma non un calendario come tutti, un calendario sessagesimale, ossia in base 60.

Quando qualcuno sente questa parola, sessagesimale, la ripeto per fare più paura, spesso inorridisce pensando a quando, in matematica, doveva fare le operazioni con gli angoli. "Che idea orripilante!" viene da dire. Non storciamo il naso, non è del tutto vero.

La sua proposta deriva da alcune problematiche che lui solleva e che io qui riporto in un allegro copiaincolla:
  • Che giorno della settimana era il 14 febbraio 1997? Che giorno sarà il 10 giugno 2013? E il 15 del mese prossimo, o del mese seguente? Parecchie operazioni di calcolo mentale sono necessarie per sormontare questo rompicapo. Parecchie operazioni = tante fonti d'errore.
  • Due anni consecutivi non cominciano mai con lo stesso giorno, neppure due mesi, i mesi non hanno la stessa durata, le cause di spostamento si moltiplicano in modo perverso per farci perdere ogni punto di riferimento. Da un anno all'altro non sappiamo mai in anticipo come organizzare il lavoro, il tempo libero: week-ends, ponti, vacanze, tutto è buttato all'aria. In tutto sono possibili quattordici modelli d'anno differenti.
  • Il non avere un solo anno tipo ci impone di riscrivere ogni anno gli orari delle compagnie di trasporti, i calendari scolastici, il programma lavorativo delle aziende, ecc. In poche parole, inventiamo falsi problemi di sana pianta, quindi perdiamo un tempo infinito nel tentare di risolverli.
Mi fermo qui per non sfociare nella pallosità.

Cosa propone quindi il signor Vitrant? Un calendario che prontamente ora vi indico: qui. Come potete leggere qui, è composto di soli sei mesi di sessanta giorni ciascuno. I cinque che avanzano si mettono, uno alla volta, dietro ai primi cinque. Ogni quattro anni se ne aggiunge uno anche in coda all'ultimo mese (anno bisestile). That's all. Semplice no? Dopo tutto è lo stesso principio con cui dividiamo la giornata, in ore. Ciascuna in sessanta minuti. Ciascuna in sessanta secondi. Tutte tra loro uguali. Dopo tutto, dice Ed: "Leggere la data deve essere facile quanto leggere l'ora.[...]Cambiamo orologio ogni mattina? Non ci verrebbe mai in mente.".

Questo articolo è fin troppo lungo per vivere su questo blog senza essere oggetto delle ire del (spoiler cazzata) Grande Mago perciò sotto con i link. Home page della proposta, FAQ, Converti la tua data, Contatta l'ideatore(sospetto sia francofono ma capisca l'inglese), Sostieni il progetto (dettagli sulla pagina).

Wednesday, January 20, 2010

Metrico contro Imperiale: who's the winner?

Dal canto mio adoro l'inglese, i paesi anglofono/sassoni e il modo in cui praticamente tutto là "just works". Ma questa la condivido in pieno. Metric vs Imperial. Il confronto è impari. E giustamente vince la praticità. Lunga vita al sistema metrico decimale.
Clicca per ingrandire.

Saturday, January 09, 2010

Buon anno nuovo da Londra!

Con un ritardo paragonabile al tempo che intercorre tra due glaciazioni, finalmente riesco ad augurare buon anno nuovo a tutti coloro che passano per questo blog per caso o che ci vengono di proposito. I miei migliori auguri di buon 2010! Queste feste sono state dense di attività da parte mia (e della mia donna certo; come potrei non citare la mia donna), più che altro erano pieni i giorni che cascavano a cavallo della notte di capodanno, poiché il Natale, si sa, si passa volente o nolente in famiglia.

E' molto che volevo scrivere un post su Londra e come arrivare, viverci e quindi eccomi qui. Chiaramente vi illustrerò come ce l'ho fatta io, e reputo che se io può, chiunque può :).

DISCLAIMER: Ovviamente, questo sterminato post non punta a essere una guida perfetta e impeccabile alla Città, ma solo un elenco di cose viste e che mi sento di consigliarvi così, senza impegno. Ovviamente con qualche hint in più spruzzato quà e là, come il prezzemolo. Tutti i prezzi che riporto sono arrotondati in eccesso alla sterlina intera superiore (Esempio: 25,12£ => 26£; 26,70£ => 27£ e via discorrendo)

Come siamo arrivati a Londra e di conseguenza come siamo ripartiti:

Abbiamo usato voli Ryanair che non sono per niente male se il vostro scopo è quello di arrivare a destino senza tanti fronzoli e boccoli. Niente asiatiche che fanno massaggi ai piedi o odalische che intrattengono i passeggeri con danze mozzafiato, sorry. Tutti (o quasi) gli aeroporti italiani a cui ho dato un occhiata sul loro sito portano a Stansted, paesino dell'Essex che dista all'incirca una sessantina di km dal centro di Londra.

Una volta lì, ci sono vari modi per giungere al cuore di questa città che il cuore mi ha rubato (scusate un po' di poetica, mi è scappata).
Ve li riporto in ordine decrescente di velocità e prezzo:

  • In treno usando lo Stanstead Express, National Express: sì in treno. E' disponibile un treno che collega l'aeroporto con Liverpool Street passando per Tottenham Hale. Per dettagli sugli orari: qui, per una mappa: qui. Il costo per un biglietto andata e ritorno (chiamato return) è di 44 sterline se volete la prima classe, 27 sterline se vi accontentate della classe express, comunque del tutto rispettabile. Il tragitto si percorre in media in 45 minuti. C'è un treno ogni quarto d'ora. All'interno dell'aeroporto c'è un chiosco informazioni e vendita biglietti facilmente raggiungibile seguendo le indicazioni. Per ogni altro dettaglio non riportato qui, ecco dove andare.
  • In corriera usando National Express (scelta che noi abbiamo fatto per nostra comodità e per far combaciare tutto con quello che scriverò in seguito): questa linea collega l'aeroporto con Golders Green Coach and Tube Station o con la Victoria Coach Station. Il costo del biglietto a/r è di 17 sterline, ridotto per i bambini. Il tragitto si percorre in media in 65 minuti. La frequenza del servizio è di 20 minuti. Il punto informazioni e vendita biglietti è lo stesso usato per i biglietti dello Stanstead Express. Per altre info vedete qui.
  • In corriera usando TerraVision: questo servizio collega l'aeroporto con Liverpool Street oppure con Victoria Coach Station. Per dettagli sui prezzi: qui. Il costo del biglietto a/r è di 14 sterline, ridotto per i bambini al di sotto di 12 anni. Il tragitto si percorre in media in 55 minuti fino a Liverpool Street e in 75 minuti fino a Victoria. Una corriera parte ogni mezz'ora da Stanstead. Come sopra, è facilmente individuabile il chiosco informazioni e acquisto biglietti con l'insegna TerraVision. Per ogni altro dettaglio che ho ritenuto ridondante ma che potrebbe interessarvi, cliccate qui.

Dove abbiamo dormito:

Abbiamo dormito presso la casa privata di una signora italiana di nome Laura, che affitta alcune camere per studenti, lavoratori o per chi ne abbia il bisogno, per lunghi o brevi periodi con flessibilità pressoché totale.
Per ogni informazione vi rimando a questo link. E' l'annuncio su ebay dove è riportato tutto quello che vi serve sapere riguardo a prezzi e i modi in cui potete contattarla. Se la signora Laura non sarà al lavoro, vi verrà a prendere in auto presso la stazione di Golders Green, motivo per cui abbiamo preferito la corriera National Express. C'è perfino un gruppo su Facebook dedicato alla casa, eccolo qui.

Dove abbiamo mangiato:

Beh questa è una domanda a cui non sono in grado di rispondere in modo troppo preciso. Ci siamo sfamati un po' dove capitava, ma almeno una volta al giorno presso la casa dove abbiamo soggiornato. Come dirò in seguito infatti, la metro è un mezzo molto pratico e veloce da usare che ci permetteva di fare il tragitto casa->ogni-altro-posto e viceversa in meno di mezz'ora.
Questa vacanza volevamo toglierci uno sfizio però. Abbiamo cercato disperatamente un posto dove fare la colazione originale inglese e dopo mille peripezie, vuoi per la nostra ignoranza topogastronamica vuoi per aver raggiunto un certo livello di esasperazione, siamo mestamente finiti a consumar l'agognato pasto presso un café dal nome tutt'altro che anglosassone, presso il quale lavorava personale a prima vista tutt'altro che autoctono: il Caffè Fiori di Leicester Square. Esattamente di fronte a dove ti vomitano fuori le scale di uscita dalla omonima stazione della metro. Nome italiano direte voi? Sì. Però la colazione era davvero inglese, e davvero buona. Alla carta 18£ circa.

Come ci siamo spostati:

Abbiamo usato principalmente la metro, la cara vecchia, veloce, affidabile, precisa, pratica, puntuale, pulita ed efficiente tube londinese.
La rete urbana di trasporti della città è stupendamente fitta e ben pensata sia over che under ground.

Vediamo i costi. Un abbonamento settimanale (7-days travelcard) a tutta la rete (bus, tram, metro, National Rail e DLR aka docklands light railway) dalla zona 3 in cui noi salivamo in metro, fino alla zona 1 costa 31£. Con questo potete viaggiare su tutti i mezzi che volete per quanto tempo volete senza limiti entro le zone 1, 2 e 3. Per ogni altro dettaglio vedete qui.
Se non sapete cosa sono le zone, qui prego. Sono quelle in bianco e grigio con i numeretti bianchi e grigi.

Si possono usare i vecchi biglietti cartacei oppure la Oyster Card. Questa, è una card delle dimensioni di una carta di credito, che da diritto a viaggiare su tutti i mezzi pubblici di Londra caricando su di essa il credito, che verrà automaticamente scalato ogniqualvolta la toccherete sugli appositi reader gialli posti alle stazioni della metro o all'interno di tutti i mezzi pubblici. Potete ovviamente caricarci sopra anche la famigerata travelcard di cui sopra. Nota: usando biglietti cartacei spenderete un pò di più rispetto a quanto spendereste usando la Oyster (saggia politica ecologica anche), ma questa vi verrà fornita dietro il pagamento di una cauzione di 5£ che vi verranno interamente rimborsati all'atto della restituzione.

Un consiglio: non pensateci due volte a fare la Oyster card, oltre al risparmio pesa molto sul bilancio anche la praticità d'uso. E' possibile infatti passarla sul lettore anche tenendola all'interno della vostra borsetta/portafogli. Tutto da guadagnare insomma.

Cosa abbiamo visitato:

Tutto quello che abbiamo potuto! Niente consigli qui se non a vostra richiesta: è una vacanza, prendete la metro, arrivate in centro e girate a caso armati di macchina fotografica con scheda SD da 4GB e come cinesini fotografate tutto quello che capita a tiro.


Se vi è piaciuto il post e la sua lunghezza biblica non vi ha fatto stramazzare al suolo rantolando, sentitevi liberi di lasciare un commento con domande, suggerimenti, critiche o per ottenere chiarimenti su un argomento che magari non ho spiegato troppo bene.

Alla prossima e buona pianificazione di vacanza.