Monday, March 08, 2010

Vecchia festa della donna, "nuovi" discorsi inutili in tv

Innanzitutto i miei migliori auguri a tutte le donne per una buona festa della donna! Alle donne, quelle vere. Quelle che parlano con cognizione di causa, a quelle che mandano avanti una famiglia, a quelle che ogni giorno si dividono tra marito, figli e lavoro. Non quelle che in TV parlano per far corrente, con il solo scopo di favorire l'anticiclone delle Azzorre.

Come ho già detto in altri post, non sono uno che della scatola-magica-delle-cazzate-e-delle-poche-cose-serie ha una grande conoscenza (infatti non la guardo) comunque, dato che a casa mia è più o meno sempre accesa, mi capita di cogliere gli edificanti discorsi che poco eminenti personaggi molto poco qualificati, vomitano senza prima pensare un poco a ciò che dicono.

Oggi su Rai 3, attorno alle ore 13.30, era in onda un breve talk in cui le solite quattro o cinque signore di mezza età, si scornavano su chi avesse ragione o torto su un argomento talmente logoro e abusato che se fosse una pezza ci si vedrebbe attraverso: le donne e la loro posizione nella società, discriminazione e parità tra i sessi.

Siccome ho un blog e quindi posso scrivere ciò che mi pare e piace, ma più ciò che mi piace, voglio subito mettere giù alcuni punti. Due punti. Perché quattro galline (con rispetto per le altre donne) possono e io no?

  • Le donne nei ruoli dirigenziali: ben vengano! Se sanno fare il loro lavoro, perché non dovrebbero occupare queste posizioni? L'unico problema è questo secondo me: che cosa studia dopo la maturità la maggior parte delle ragazze? Lettere? Filosofia? Biologia? Lingue? Materie con cui si finisce a fare, nella maggioranza dei casi, le insegnanti o le ricercatrici. Ma ne vedo poche ai corsi quali Ingegneria e similari. Un "complimenti" invece a quelle che fanno Medicina, Economia o Giurisprudenza. Però c'è da tener presente che c'è solo un primario, per ogni specialità, in ogni ospedale.
  • Le donne hanno alcuni "problemi" che gli uomini non hanno, vedi la gravidanza, il ciclo ed altro. La prima soluzione che mi è venuta in mente a questo problema, che poi si è rivelata da parte mia involontariamente maschilista ma in ogni caso sbagliata è questa: una donna che sceglie la carriera deve abbandonare l'idea di avere dei figli. No, sbagliato! La mia ragazza mi ha fatto capire. Mi viene da pensare che ci sia un problema di fondo in come è organizzata la società quindi. Perché in ogni posto di lavoro non c'è sempre una coppia? Uomo e donna assieme? Così quando non c'è uno, l'altro può sopperire alla mancanza, e così vicendevolmente. Ma penso che dietro a questo ci sia il dio denaro che gioca un ruolo dominante. Così bisognerebbe pagare due persone. E in casa?
Spero di aver acceso un piccolo dibattito costruttivo scrivendo questi punti. Spero anche di vedere tanti commenti con i vostri pensieri. Saranno più che mai ben accetti questa volta.

Uomini e donne non saranno mai uguali. E menomale. Siamo fatti per completarci a vicenda. E per sdrammatizzare e calmare un po' le acque, se per caso le ho agitate, vi agevolo un video molto divertente sulle nostre differenze. Buona visione!